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Dizion. 1° Ed. .
FACCIA.
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pag.325
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FACCIA.
Definiz: | La parte anterior dell'huomo, dalla sommità della fronte, all'estremità del mento: viso,
volto. Lat. facies, vultus. |
Esempio: | Bocc. n. 14. 12. Quindi appresso ravvisò la faccia, e quello essere, che era,
s'immaginò. |
Esempio: | Dan. Purg. 25. E ravvisai la faccia di Forese. |
Esempio: | E
Dan. Inf. can. 6. Cota' si fecion quelle facce lorde Dello Demonio
Cerbero. |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Cotal vid'io più facce a
parlar pronte. |
Esempio: | E Dan. Purg. 33. La faccia tua, ch'io lagrimai già morta.
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Esempio: | Petr. Son. 93. A lui la faccia lagrimosa, e trista, Un nuviletto intorno
ricoverse. |
Definiz: | ¶ Per sembianza, dimostrazione, vista, in signif. d' apparenza. Lat. facies,
species. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 16. Sempre a quel ver, ch'ha faccia di menzogna De' l'huom chiuder
le labbra. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 24. Veggendo 'l Mondo aver mutato faccia.
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Definiz: | ¶ Pigliasi ancora per lato, o parte di superficie piana. |
Esempio: | Bocc. nov. 86. 6. Eran tre letticelli messi, ec. essendone due dall'una delle
facce della camera. |
Esempio: | G. V. 1. 42. 2. E fecerlo molto bello, e nobile, a otto facce. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 49. Ver quella tramontana, a cui quella faccia giace. |
Definiz: | ¶ Per ciascuna banda del foglio. Lat. Pagina. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 3. Avesse in Dio ben letta questa faccia Qui è preso per lo
luogo, dove era registrato quel, ch'e' diceva. |
Definiz: | E FACCIUOLA dim. di FACCIA, si dice all'ottava parte del foglio. Lat.
paginula. |
Definiz: | ¶ Far faccia, vale Essere ardito, e presuntuoso. Lat. faciem
perfricuisse. |
Esempio: | Caval. Med. cuor. Imprima si commette in occulto, poi l'huomo accieca, intanto,
che pecca manifestamente, e fa faccia, e non si vergogna. |
Definiz: | ¶ Non aver faccia, non si vergognare. Lat. Pudori nuncium
remisisse. |
Definiz: | ¶ FACCIATA la parte della casa, che guarda le strade, e i cortili, Che potrebbe
dirsi in lat. frons. |
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